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... le mie prime pennellate

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La scelta tematica della pittrice Maria Rosaria Pugliese non si riduce alla semplice rappresentazione di angeli in un contesto paradisiaco.
La figura femminile è al centro di queste opere; la donna diventa la personificazione di un personaggio, come l’angelo, che esiste solo nell'immaginario di chi ci crede e non è necessariamente legato a credenze religiose.
La pittrice, attraverso i suoi quadri, presenta la donna in tutta la sua fragilità, con le sue paure e i suoi disagi;  si può solo intuire la bellezza di questi corpi sensuali e ben modellati, rannicchiati sotto il folto piumaggio delle ali, senza le quali sarebbero completamente nudi ed indifesi.
Non c’è possibilità di entrare in contatto con questi angeli; i volti che custodiscono le emozioni sono volutamente nascosti da un braccio o dal mantello di ali.
L’artista sembra affannarsi nel tentativo di proteggerli, forse ella stessa si nasconde all’interno delle sue opere; tutto appare tranquillo e sicuro.
L’assenza di una scenografia concentra la curiosità dell’osservatore sulla figura, sui colori che spaziano dai toni caldi a quelli freddi, dalle tinte brillanti a quelle più tenui ed opache distribuite con piccoli ma vigorosi tocchi di pennello che tendono ad evidenziare dei particolari perché, in queste opere, nulla è lasciato al caso come l’attenzione e la decisione del disegno.
La pittrice mostra un animo sensibile e riservato, è evidente che dinanzi alle sue creazioni è completamente a suo agio, sentendosi protetta all’interno di esse e libera di esprimersi attraverso i suoi “angeli” che diventano i custodi dei suoi pensieri e i messaggeri delle sue emozioni.                              
V. F.

   

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